Caratteri e fattori di interesse
Per il quarto anno consecutivo, il 2023, ha visto danni assicurati globali, causati dalle catastrofi naturali, superiori a 100 miliardi di dollari, ma con un danno economico totale che ha superato i 350 miliardi di dollari.
È quanto emerge dall'ultima Natural Catastrophe Review pubblicata da WTW. Facendo riferimento agli anni precedenti, il mondo, ha dovuto affrontare un notevole divario di protezione, con perdite economiche totali che hanno superato i 350 miliardi di dollari. Le perdite per pericoli secondari, principalmente gravi tempeste convettive negli Stati Uniti ed in Europa, hanno contribuito in modo sostanziale alle richieste di risarcimento assicurativo dell'anno, sottolineandone la crescente influenza.
Per pericolo "secondario" si intende un pericolo naturale che in media produce danni di piccole o medie dimensioni rispetto ai pericoli "primari" come terremoti o uragani. Con l'avvicinarsi della fine del 2023, gli impatti economici e sociali dei pericoli "secondari" sono diventati un punto focale per i gestori del rischio dopo un anno dominato da forti tempeste, incendi, siccità ed inondazioni In Europa, il Nord Italia ha affrontato una grandinata senza precedenti, mentre diversi Paesi, tra cui Portogallo, Spagna, Italia e Grecia, sono stati colpiti da incendi devastanti. Il Canale di Panama ha sperimentato la peggiore siccità dalla sua apertura nel 1914, causando gravi interruzioni alle spedizioni globali. Le inondazioni hanno provocato distruzione in diverse aree del mondo, con episodi significativi in Slovenia, New York City, Hong Kong e Pechino. In particolare, la tempesta Daniel ha generato estese inondazioni nel Mediterraneo, culminate nei drammatici cedimenti della diga di Derna, in Libia.
Non dobbiamo poi dimenticare i devastanti terremoti di Kahramanmaras in Turchia (febbraio 2023) e il terremoto di magnitudo 6.8 a Marrakech, in Marocco (settembre 2023). Oltre ai danni economici, i numerosi disastri del 2023 hanno evidenziato la necessità di un approccio proattivo che vada dall'identificazione alla mitigazione e all'adattamento ai rischi.
In un contesto sempre più segnato dall'invecchiamento delle infrastrutture, dai cambiamenti climatici e dall'espansione urbana in aree a rischio, ci troviamo di fronte a eventi catastrofici che in passato erano imprevedibili o considerati improbabili fino a pochi decenni fa.
Questa realtà in continua evoluzione richiede non solo una maggiore consapevolezza dei nuovi rischi, ma anche una preparazione attiva e completa a fronteggiare una vasta gamma di minacce, alcune delle quali potrebbero essere state ignorate o sottovalutate in precedenza.
Il report offre una visione degli eventi recenti, delle lezioni apprese e delle prospettive per il futuro. Tra le principali evidenze del report si trovano:
1) Pericoli secondari al centro dell'attenzione: gli impatti economici e sociali dei cosiddetti "pericoli secondari" sono stati un tema centrale per il settore assicurativo e dei raissicuratori nel 2023, un anno fortemente segnato da tempeste, incendi, siccità e inondazioni.
2) Rivalutazione delle soglie: negli ultimi anni, le perdite annuali di circa 20-30 miliardi di dollari causate dalle tempeste convettive negli Stati Uniti sono state considerate dagli assicuratori come un indicatore di un anno difficile. Tuttavia, questa soglia va ora rivalutata, alla luce dei danni senza precedenti registrati nel 2023 e della continua crescita delle esposizioni immobiliari.
3) Tempeste da record: negli Stati Uniti, gli assicuratori hanno registrato il loro anno più costoso in assoluto per le tempeste convettive gravi (SCS), con sinistri totali superiori ai 50 miliardi di dollari.