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COP28
Anno:
2023
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L'accordo COP28 segna "l'inizio della fine" dell'era dei combustibili fossili.
La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) si è chiusa con un accordo che segna "l'inizio della fine" dell'era dei combustibili fossili ponendo le basi per una transizione rapida, giusta ed equa, sostenuto da profondi tagli alle emissioni e da maggiori finanziamenti.
I negoziatori si sono riuniti a Dubai con una decisione sul primo "bilancio globale" al mondo per accelerare l'azione sul clima entro la fine del decennio, con l'obiettivo generale di mantenere il limite della temperatura globale di 1,5°C. Il bilancio globale è considerato il risultato centrale della COP28, poiché contiene tutti gli elementi che erano in fase di negoziazione e che ora possono essere utilizzati dai paesi per sviluppare piani d'azione per il clima, previsti entro il 2025.
Il bilancio riconosce che le emissioni globali di gas serra devono essere ridotte del 43% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2019, per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C ed invita le parti ad intraprendere azioni per triplicare, su scala globale, la capacità di energia rinnovabile al fine di raddoppiare i miglioramenti dell'efficienza energetica entro il 2030. L'elenco delle azioni comprende anche l'accelerazione degli sforzi verso l'eliminazione graduale dell'energia a carbone, dell'energia fossile, sussidi per i carburanti e altre misure che guidino la transizione dai combustibili fossili nei sistemi energetici, in modo giusto, ordinato ed equo.
La conferenza, durata due settimane, è iniziata con il vertice mondiale sull'azione per il clima, che ha riunito 154 capi di Stato e di governo. Le parti hanno raggiunto un accordo storico sull'operatività del fondo per perdite e danni e sulle modalità di finanziamento: è stata la prima volta che una decisione sostanziale è stata adottata il primo giorno della conferenza. Gli impegni a favore del fondo sono iniziati, infatti, subito dopo la decisione presa, per un totale di oltre 700 milioni di dollari.
Sono stati compiuti ulteriori progressi sull'agenda delle perdite e dei danni con un accordo secondo cui l'Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi e l'Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi di progetto ospiteranno il segretariato della Rete di Santiago per le perdite e i danni. Questa piattaforma catalizzerà l'assistenza tecnica ai paesi in via di sviluppo che sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi del cambiamento climatico.
Le parti hanno concordato gli obiettivi per l'Obiettivo Globale sull'Adattamento (GGA) ed il suo quadro, che identifica dove il mondo deve arrivare per essere resiliente agli impatti dei cambiamenti climatici e per valutare gli sforzi dei paesi. Il quadro GGA riflette un consenso globale sugli obiettivi di adattamento e sulla necessità di finanziamenti, tecnologia e sostegno allo sviluppo per poterli raggiungere.





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