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Il Green Deal Europeo

Anno:
2024
Caratteri e fattori di interesse
Il Green Deal europeo è un pacchetto di iniziative strategiche che mira ad avviare l'UE sulla strada di una transizione verde, con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. I cambiamenti climatici ed il degrado ambientale costituiscono una minaccia enorme per l'Europa e per il mondo. Per superare queste sfide, il Green Deal europeo, trasformerà l'UE in un'economia moderna, efficiente e competitiva, garantendo che: entro il 2050 non siano più generate emissioni nette di gas a effetto serra, la crescita economica venga dissociata dall' uso delle risorse e che nessuna persona e nessun luogo vengano trascurati. Un terzo dei 1800 miliardi di euro di investimenti del piano per la ripresa NextGenerationEU ed il bilancio settennale dell'UE, finanzieranno il Green Deal europeo. Il pacchetto è ampio e comprende iniziative riguardanti clima, ambiente, energia, trasporti, industria, agricoltura e finanza sostenibile, tutti settori fortemente interconnessi. La prima importante iniziativa è il "Pronti per il 55%". Il pacchetto "Pronti per il 55%" mira a tradurre in normativa le ambizioni del Green Deal in materia climatica. Consiste, quindi, in una serie di proposte volte a rivedere la legislazione in materia di clima, energia e trasporti ed a mettere in atto nuove iniziative legislative per allineare la legislazione dell'UE ai suoi obiettivi climatici. Il pacchetto di proposte mira a fornire un quadro coerente ed equilibrato per il raggiungimento degli obiettivi climatici dell'UE, in grado di: garantire una transizione giusta e socialmente equa, mantenere e rafforzare l'innovazione e la competitività dell'industria dell'UE assicurando nel contempo parità di condizioni rispetto agli operatori economici dei paesi terzi, sostenere la posizione leader dell'UE nella lotta globale contro i cambiamenti climatici. Con il regolamento della normativa europea sul clima, l'ambizione politica di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, diventa per l'UE un obbligo giuridico. Con la sua adozione, l'UE ed i suoi Stati membri si sono impegnati a ridurre le emissioni nette di gas ad effetto serra nell'UE di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Si tratta di un obiettivo giuridicamente vincolante, basato su una valutazione d'impatto effettuata dalla Commissione. Le principali azioni previste dal regolamento sono le seguenti: definire il ritmo di riduzione delle emissioni fino al 2050 per garantire prevedibilità alle imprese, ai portatori di interessi e ai cittadini; sviluppare un sistema per monitorare i progressi compiuti verso il conseguimento dell'obiettivo e riferire in merito ad essi ed infine garantire una transizione verde efficiente in termini di costi ed equa dal punto di vista sociale. A seguito dell'accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento europeo nell'aprile 2021, il Consiglio ha approvato l'accordo nel maggio 2021. Il regolamento è in vigore. Nel giugno 2021 i ministri dell'Ambiente dell'UE hanno approvato la nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. La strategia delinea una visione a lungo termine affinché l'UE diventi, entro il 2050, una società resiliente ai cambiamenti climatici e del tutto adeguata ai loro inevitabili impatti. Le misure previste dalla strategia comprendono: una migliore raccolta e condivisione dei dati ai fini di un migliore accesso alle conoscenze sugli impatti climatici e dal loro scambio, soluzioni basate sulla natura per contribuire a creare resilienza ai cambiamenti climatici ed a proteggere gli ecosistemi ed integrazione dell'adattamento nelle politiche macrofiscali. Nel marzo 2022 il Consiglio ha adottato conclusioni in cui chiede di adattare la protezione civile affinché possa affrontare gli eventi meteorologici estremi provocati dai cambiamenti climatici. I ministri hanno chiesto l'adattamento dei sistemi di protezione civile, con particolare attenzione a: prevenzione, preparazione, risposta e ripresa. Un'altra strategia della Commissione è "Dal produttore al consumatore" e mira ad aiutare l'UE a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 orientando l'attuale sistema alimentare dell'UE verso un modello sostenibile. Oltre alla sicurezza dell'approvvigionamento alimentare ed alla sicurezza degli alimenti, i suoi obiettivi principali sono i seguenti: garantire alimenti nutrienti, in quantità sufficiente ed a prezzi accessibili entro i limiti del pianeta, promuovere la sostenibilità della produzione alimentare, promuovere un consumo alimentare e regimi alimentari sani più sostenibili. Nell'ottobre 2020 il Consiglio ha adottato conclusioni sulla strategia, approvando l'obiettivo di sviluppare un sistema alimentare europeo sostenibile, dalla produzione al consumo. La transizione verso un futuro più verde richiede il contributo del settore finanziario. Nell'ambito del Green Deal, la Commissione ha proposto una serie di iniziative in materia di finanza sostenibile: piani d'investimento, tassonomia sugli investimenti verdi, norme sulle obbligazioni verdi. Il 7 giugno 2021 il Consiglio ha adottato il regolamento che istituisce il Fondo per gli investimenti mettendo a diposizione 55 Miliardi.